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Ansia da Prestazione



Gentile Dottoressa,

sono un ragazzo di 31 anni e le scrivo questa lettera per cercare di capire la natura e la gravità di un problema che purtroppo spesso mi fa vivere situazioni imbarazzanti e di disagio con alcune ragazze.

Mi capita infatti di non riuscire a mantenere l’erezione nonostante sia eccitato...solitamente però mi succede sempre e solo la prima volta che sto con una ragazza, le volte seguenti invece riesco a sbloccarmi e il problema non mi si presenta più fino alla partner successiva.

Vorrei capire se e come si può risolvere questo problema.

Grazie!

Luca82


Caro Luca82,

il fatto che tu mi dica che ti succede solo la prima volta che ti approcci ad una partner e solo con alcune partner mi permette di escludere un problema di natura organica.

La DISFUNZIONE ERETTILE di cui mi parli potrebbe essere legata all’ ansia da prestazione, una condizione molto diffusa anche tra i giovanissimi. Il primo rapporto con una nuova ragazza è infatti un momento che può essere vissuto da un uomo in maniera valutativa della prestazione che sta affrontando. La stessa parola “prestazione” richiama l’idea di una prova fornita. Da qui poi scaturisce inevitabilmente uno stato ansiogeno, la paura dell’insuccesso e del fallimento che potrebbe essere aggravato da una partner particolarmente bella e dagli atteggiamenti disinibiti.

Dall’ansia scaturisce altra ansia ed ecco che dopo una prima “defaiance” si innesca una sorta di circolo vizioso dove il timore del fallimento genera un’ulteriore ansia.

Una prima esperienza sessuale fallita può infatti generare una memoria corporea del fallimento sessuale che tende a ripresentarsi nei rapporti successivi, continuando a rendere il terreno sempre più fertile per la ricomparsa della disfunzione. L’insicurezza della riuscita diventa quindi causa sufficiente per la non riuscita.

Tra le cause dell’ansia da prestazione troviamo una bassa autostima sessuale, il timore di essere sessualmente inferiore e quindi la paura di deludere la partner.

Ti è mai capitato di aver paura di fallire anche in altri contesti?Di non sentirti abbastanza sicuro nell’ affrontare altri tipi di situazione o di provare un senso di inferiorità?

Nella tua lettera mi scrivi che poi riesci a “sbloccarti”, è infatti molto diffuso sperimentare ansia quando non conosciamo il “territorio” , una volta poi che si crea la complicità con la nuova partner questa va a sparire.

Otteresti un valido aiuto per la risoluzione del problema dalla terapia psicosessuale che, mira ad intervenire sulle convinzioni della persona scardinando, anche con l’utilizzo di metodi cognitivo-comportamentali, le insicurezze che ne derivano, focalizzando l’attenzione a ridurre l’ansia da prestazione mediante un riapprendimento programmato del comportamento sessuale.

Attraverso l’individuazione dei pensieri disadattivi si può infatti iniziare un percorso terapeutico volto alla cancellazione e alla sostituzione con altri pensieri più funzionali, favorendo così una sessualità più armoniosa e serena.

Nel frattempo, la prossima volta cerca di essere più attore che giudice della tua performance e vedrai che tutto andrà meglio!


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